Un caffè al bar. E’ così che il progetto Relab è nato. Due dei tre soci fondatori infatti, si trovavo davanti al bancone di un bar quando malauguratamente, cadde il telefono ad uno dei due frantumandosi a terra. In riparazione dal tecnico di fiducia (che poi scopriremo diventerà il terzo socio fondatore di questa attività), il telefono era praticamente come nuovo. Nessun graffio, nessuna difformità e le stesse prestazioni di sempre. Dopo qualche tempo, il dispositivo fu venduto on line ad un prezzo onesto per il passaggio ad un altro smartphone e non fu mai più reso. E pensare che fino a qualche mese prima era quasi da buttare! Da lì l’idea. Prendere i dispositivi che presentavano difetti estetici e di funzionalità, testarli, ripararli e dargli nuova vita. Fu così che la visione futuristica del mercato degli smartphone di due ragazzi, associata alla preparazione tecnica sia hardware che software del loro tecnico di fiducia, diede vita al progetto Relab.
Oggi, dopo un’esperienza decennale nel settore, Relab è a tutti gli effetti, un marketplace di smartphone rigenerati ovvero tutti quei dispositivi che vengono rimessi sul mercato dopo un processo di riparazione, igienizzazione e continui test per eliminare difetti sia hardware che software. Il fine del team Relab è quello di rendere possibile a chiunque di avere un prodotto di elevate prestazioni ad un prezzo onesto con ampia garanzia ed assistenza continua. Dove la passione per la tecnologia si incontra con la salvaguardia dell’ambiente grazie al riciclo delle materie prime e alla riduzione degli sprechi.
“Per dare nuova vita a ciò che non ha smesso di raccontare la sua storia”